lunedì 8 dicembre 2008

Dietro lo Spugna

E’ la prima intervista ufficiale che lo Spugna Team rilascia; si mormora che oltre a questa solo Irnerio e Napoleone abbiano rilasciato interviste. L’intervistato di oggi è nientemeno che Franz, il capitano!


  • 25 settembre 1989: da allora non si è più sentito parlare di Spugna Team, fino al febbraio 2008; questo è davvero il momento giusto per farlo rinascere?

E’ un periodo di grossa crisi. Lo Spugna Team è la squadra della speranza: aiuta superare i momenti difficili. E questo non è niente, se pensate che quando nacque la crisi di chiamava “medioevo”…


  • Lo Spugna Team ha avuto alti e bassi, poi sono arrivate le sue dimissioni. Lo rifarebbe?

Un buon capitano deve essere responsabile. Lo Spugna Team stava soffrendo moltissimo e, come capitano, non potevo tirarmi indietro rispetto alle mie colpe. Ma da allora è cambiato tutto. E’ caduto il governo Prodi, abbiamo cambiato il reparto offensivo, il reparto geriatria e quello malattie infettive. Reparto da qui.


  • Non si può parlare di Spugna Team senza rammentare l’episodio dell’Apostata. Secondo lei il successo dello Spugna Team ha dato alla testa ad alcuni giocatori? E’ questo un rischio che la squadra corre ancora oggi, a maggior ragione direi, visti gli ultimi risultati?

Se devo essere sincero faccio fatica a ricordarmi dell’Apostata. Sebbene pare che fosse una presenza “ingombrante”. Diciamo che con la vicenda dell’Apostata ci siamo levati un bel peso di dosso.

Questi grandi risultati possono dare alla testa, sì. E c’è già nello Spugna chi comincia a lamentarsi delle date degli incontri, chi rinuncia ad una partita per uno stupido raffreddore… Ma abbiamo ancora molti aspetti su cui migliorare. Bisogna lavorare sodo se vogliamo diventare la squadra dei sogni. Chi sgarrerà sarà messo in fermo biologico da subito!


  • Lo Spugna Team ha tanti avversari. Chi è il migliore? Ed il peggiore? Chi è il Cavaliere Lucano?

Dipende se parliamo da un punto di vista tecnico o da un punto di vista etilico. Nel primo caso il primo in classifica è senza dubbio Gian, nel secondo la Old School. Per quanto riguarda il peggiore, basta invertire i nomi… Il Cavaliere Lucano non esiste: è un frutto della sua immaginazione.


  • Lo Spugna Team è arrivato laddove nessuno si sarebbe immaginato: al calcio a sette. Non è stata un’esperienza felice. Pensa che ci siano i margini per ritentare un’avventura del genere?

Ci sono sempre margini, al momento sono 10 euro, ma aumenteranno. E’ già in programma di aprire una scuola calcio: in futuro lo Spugna avrà una squadra a 11!


  • Parliamo del congresso: esso ha risolto (nel bene o nel male) tante situazioni. Calciomercato, capitano, futuro della squadra. C’è qualcosa che non è stato affrontato? a quando il prossimo congresso?

Credo che il congresso sia stato un’occasione per discutere di tutto. Credo che non siano rimaste questioni irrisolte. Certo, ora resta da applicare quanto deciso: lo Spugna deve avere delle divise ufficiali e organizzare un fan Club con una campagna di tesseramento. Direi che possiamo partire dal 2009. Per quanto riguarda il prossimo congresso, credo che si parli del 2089, c’è ancora tempo. Ma ci saranno altri appuntamenti alcolici. P.S. Quando pubblicheremo i verbali?


  • Da una squadra senza idee, senza gol e soprattutto senza vittorie, dopo l’estate ed il congresso ecco una squadra che non conosce più la parola sconfitta e che sembra aver trovato l’equilibrio che mancava. Cosa ha determinato questo cambiamento?

Credo che principalmente dipenda dal fatto che il peso medio della squadra è perlomeno dimezzato. Quindi immagino che dopo Natale ci sarà un periodo di “sofferenza”. E poi anche perché ci siamo scelti avversari schiappe, finalmente dando attuazione ai famosi punti del programma dello Spugna…


  • Lo Spugna Team ha avuto una marea di sestituti. Ce n’è uno che si sentirebbe di definire “definitivo” (perdonate il brutto gioco di parole)?

Lo Spugna deve crescere: servono molti più giocatori, dobbiamo ampliare la nostra rosa. In fondo lo abbiamo stabilito al congresso! Andrea Puddu è senza dubbio in questa rosa: ma spero che anche Oscar e Salvo vogliano entrare a pieno titolo nello Spugna Team: potremo riparlarne in un incontro apposito subito dopo le vacanze. Mai più sestituti traditori, come Schiapperto.


  • Come sarà il 2009 dello Spugna Team?

Nel prossimo anno nascerà il partito dello Spugna, ci candideremo alle amministrative di Bologna e piazzeremo un nostro uomo in Rettorato per riprenderci quello che è nostro: il CUSB. E poi molti allenamenti, delle magnifiche divise che faranno impazzire le pupe e alcool a gogò!

giovedì 27 novembre 2008

RUBRICA: le pagelle di Al

Old School VS SPUGNA TEAM 3 - 9

Peppe: voto 9
Oltre alla affidabilità che lo contraddistingue ormai da diverse partite, ci rivela altre doti: agilità e prontezza di riflessi! Spessissimo si trova ad affrontare quattro (quattro!) avversari davanti alla porta, e spessissimo salva la squadra con parate al limite della forza di gravità. Incolpevole su ogni gol subìto. Superlativo

Franz: voto 7
Si trova davanti un cliente difficile: Kakà. Ma riesce a tenergli testa superbamente; qualche volta si fa superare, ma è bravissimo a leggere le azioni avversarie e marcare immediatamente un altro uomo. Merito suo se la difesa regge in inferiorità numerica. Nella seconda parte della partita avanza la propria posizione ma senza concludere granchè. Sicuro

Oscar: voto 8
Anello di congiunzione tra attacco e difesa, tuttofare della squadra: ruba palla agli attaccanti, imposta le azioni, conclude in porta realizzando pure qualche gol. Rappresenta il lato "estetico" dello Spugna Team facendo spettacolo sul campo con belle giocate, ma a volte esagera. Baricentro

Marco: voto 7
Elemento anomalo dello Spugna Team: meno beve, meglio gioca. Come risolvere il paradosso? boh, intanto godiamoci questa punta che si accentra e si decentra, prova i tiri da lontano e confeziona assist ad Oscar. Purtroppo non riesce ad essere incisivo come in altre partite. Sicuro

venerdì 14 novembre 2008

Rubrica: Il Calcio in Culo

Come promesso eccomi di nuovo da queste parti per una nuova edizione del calcio in culo. Non che ce ne fosse così bisogno, ma sapete, sono stato fermo per così tanto che adesso per sfogarmi devo strafare. Anzi scusate il ritardo ma ci sono stati problemi tecnici. Ad ogni modo ci sono sicuramente delle chiappe da schiappe che potrebbero sentirsi discriminate, e qui non ci sono razzismo, raccomandazioni, discriminazioni, né altro: a ciascuno ciò che merita. E tu sai di meritare, vero Diego?
Innanzi tutto quando si parla di Diego permettetemi di esprimere il mio rispetto e la mia gratitudine: fu lui infatti a lanciare la sfida originale che diede origine alla vita dello Spugna Team. Deve essersi un po’ pentito, avendo collezionato una serie di sconfitte tra le quali ricordiamo con particolare gusto il Memorial Festa della Donna durante il quale fu premiato come una mimosa. Ma torniamo a tempi più attuali.
Spesso, per esaltare le sue incapacità tecniche ci si è riferiti a lui dicendo che contro la sua squadra è come giocare in 6 contro 5, come se Diego valesse 0. Io da sempre mi oppongo a questa visione. Secondo me infatti Diego vale -1, per cui contro la sua squadra, 5-1=4: è come giocare contro 4! Se non ci credete andate a controllare le statistiche, ha vinto solo la prima partita: come dice il detto, i numeri non mentono.
Tuttavia qualcosa è cambiato. Già vedendolo corricchiare goffamente durante il riscaldamento pre-partita mi è sembrato vedere in lui qualcosa di diverso. Ma cosa? Non certo prestanza fisica o coordinazione nei movimenti. Ma cosa? Il campo ha comunque confermato: né Andrea Puddu né Marco Piras riuscivano a saltarlo con la consueta facilità. Anzi, il primo si liberava della palla appena poteva, il secondo tentava di aggirarlo con lunghi giri lungo tutta l’area di rigore. Cosa è successo? L’ho scoperto: è quell’orrido pizzetto unito all’espressione malvagia che spaventava i nostri! Beh, tanto di cappello Diego, adesso contro di te siamo in 6 contro 5 e abbiamo pareggiato. Un calcio in culo di stima e che tu possa tornare quello di una volta, magari con l’aiuto del rasoio.
Potrei chiudere qui ma il piede scalpita…
Un calcio in culo ad Andrea Lovato, anzi 3 calci: uno per non avermi invitato a degustare i tuoi arancini; uno per aver parato troppi tiri; uno perché ho voglia di dartelo!
Un saluto a tutti, specie agli anti-spugneschi ai quali auguriamo schiappitudine in quantità. Come dite? Non ne avete bisogno, siete già pieni? Scusate…
Peppe

mercoledì 12 novembre 2008

RUBRICA: Il calcio in culo

Tempi duri per il calciatore in culo – che sarei io. Da parecchio infatti, sebbene scalpitante, lo stivale non ha trovato chiappe abbastanza schiappe da meritare una bella pedata. Ok, avrei potuto far piovere una montagna di calci sugli Old Schoolers, ma hanno già preso 18 gol, posso mettermi a sparare sulla Croce Rossa? Ma qualcosa è cambiato. Una figura proveniente direttamente dalla mitologia tribale si è issata con prepotenza a un livello di fastidio e schiapposità tale da oscurare tutti gli altri. Con tracotanza le sue chiappe invocano calci poderosi ed eccoti accontentato…


Maghreb!

Scusate se l’ho scritto così piccolo, era per adeguarlo alla sua statura, lo riscrivo: Maghreb! Soprannominato Alessandro Guerrisi, in virtù del nome che compare sulla sua carta d’identità falsa, stiamo proprio parlando di lui, l’africano sosia di Barack Obama. Dai non dite che non avete notato la somiglianza!! Poche differenze li separano, diciamo che Magreb è:

- notevolmente meno carismatico, neanche sua madre forse lo voterebbe, ma neanche come capo condominio;

- decisamente più basso, quanti sono, 20? 30 cm di differenza?

- Assolutamente meno affascinante; avete presente quando ne “il Signore degli Anelli” un orco urla con voce rauca “Trovate il mezz’uomo!” ? Ecco, non dite che non vi viene in mente la brutta faccia di Magreb!

Ma cosa ha fatto per meritare un destro sul deretano? Cominciamo dall’inizio. Arriviamo davanti al campo per la partita e troviamo Ale fuori. “Perché non entri? – Aspetto Maghreb. – Ma scusa lui sa dov’è il campo, ci abbiamo giocato 2 o 3 volte con lui – Si ma non si ricorda. COOOOOOOOSA? Cioè la Montagnola è quella, il campo è quello, e lo adocchi da lontano passeggiare con aria sperduta in Piazza VIII Agosto alla ricerca di..boh! Mah.

Fin qui sarebbe solo ridicolo ma probabilmente prima della partita Maghreb deve aver fatto una riflessione. Ha giocato contro lo Spugna Team forse più volte di tutti, eppure, se andate alla sezione Nemici dello Spugna non è neanche citato. Deve aver realizzato che come nemico non vale granché, anzi sembra più un amuleto porta fortuna. Si, agli avversari però – che saremo noi. Non ricordo infatti se ci abbia mai battuti e se fosse successo deve essere stato molto tempo fa e non per merito suo. Idolo incontrastato di ogni tifoseria tranne la sua, Maghreb ha forse deciso che voleva guadagnarsi una dignità da nemico e per farlo ha seguito l’esempio di uno dei migliori nemici dello Spugna Team: Fabio (che salutiamo)!!!! Ma altro che seguire, qui rischia di surclassare il maestro: ovviamente non parliamo dell’abilità calcistica (ti ringrazio anzi a nome della squadra per i 9-10 tiri che nonostante fossi smarcatissimo hai mandato in tetto) ma nella fastidiosità. Ha iniziato infatti a lamentarsi, a chiamare falli inesistenti, a trattenere la maglia di Marco Piras (memorabile scambio di frasi tra i due alla fine: “sei un avversario veramente duro – ah, per questo mi tiravi sempre la maglia?) e, sua specialità incontrastata, a piagnucolare. Mentre dall’altra parte del campo volavano gomiti, pedate, spallate senza che nessuno si lamenti lui riesce ad annullare un gol a Piras dicendo “Mi hai spinto!”. Cioè lo sa anche lui che non è vero, infatti non ha neanche chiamato fallo, e poi è colpa nostra se pesi un quarto di chilo? E’ un vero peccato che Marco sia stato educato alla cavalleria, che gli impone rispetto e accondiscendenza verso donne ed eunuchi: sarebbe bastato guardarlo male per fargli capire che non fa fesso nessuno.

Un vigoroso calcio in culo a te dunque, caro – si fa per dire – Magreb, e un invito a partecipare alle prossime partite garantendoci così la non sconfitta. E già che ci siamo un calcio in culo anche all’amico che ti sei portato come spettatore. Per lui due domande:

1) Come fai ad essere amico di un tale individuo?

2) Ma non hai niente di meglio da fare che guardare il tuo amico giocare a calcio? Stai messo male allora…


Mi sono dilungato molto per cui al momento mi fermo qui, ma non temete, i calci in culo tornano presto con un’edizione lampo. Altre vittime son già nel mirino, muahahah…


P.S.: Alessandro, non prendertela, lo sai che scherzo e che quando non ti impegni ad essere fastidioso mi stai anche simpatico. Visto che stavolta ti ho chiamato anche per soprannome (cioè Alessandro)?



Peppe


martedì 11 novembre 2008

SPUGNA TEAM VS THE SQUALLOR (alias Diego e i suoi nuovi amichetti)

Che la partita sarà dura per lo Spugna lo si può intuire già dalle formazioni in campo. Lo Spugna sfoggia un sestetto "classic" con Peppe tra i pali, Al e Vincenzo ala destra e sinistra, Piras e Puddu in attacco e Franz ultimo baluardo difensivo. The Squallor presenta una formazione 4-1 con un crescente Lo Vato in porta, una difesa a quattro con Diego e Maghreb centrali, Graziano e un suo amichetto laterali, mentre un sempre più appesantito Apostata a fare da punta cercando di impensierire la difesa avversaria.
Subito lo Spugna fa capire chi comanda in campo e Lo Vato è subito costretto a gettarsi di quà e di là, esibendosi in spesso inutili tuffi, ma sempre spettacolari. Lo Spugna va in vantaggio prima con Piras, poi con Puddu e Al. Gli avversari sono costretti ad inseguire. Lo schema degli Squallor è sempre lo stesso: lanci lunghi per l'Apostata che poi in qualche modo avrebbe dovuto cercare di metterla dentro. Data la goffaggine, la lentezza e la macchinosità delle sue partenze però, l'impresa gli riesce davvero poche volte. Anche perché di fronte si trova un ex capitano che gli ha giurato vendetta. Anche gli stop di petto che sono la caratteristica migliore dell'Apostata (data la superficie corporea), spesso gli sono impediti dalla prontezza di riflessi di Al e Vincenzo che si interponevano con magnifici guizzi. Solo l'appoggio di Graziano consente a The Squallors di risollevarsi. La squadra capitanata da Diego aumenta il pressing, i giovani Piras e Puddu cadono nel tranello, lasciando che lo Spugna si riducesse nella propria metà campo. Aumenta anche la pressione in campo. L'Apostata, che non riesce a brillare quanto avrebbe voluto (diciamo che è una nana nera in quanto a splendore), cerca di utilizzare vecchi trucchetti contro lo Spugna. Niente di meno dignitoso. Chiama falli a destra e a manca, finendo di contagiare anche Maghreb e facendo sembrare che come fu per "Diego e i suoi amichetti" anche per la fintamente-nuova squadra valga il vecchio detto "Vogliono sempre il fallo". Caratteristica che ha fatto dubitare fin da subito della virilità del team.
Ma lo Spugna non si fa gabbare e tiene duro fino alla fine, con un paio di gol di vantaggio. Ma ecco che la scorrettezza degli avversari supera ogni limite nell'annullare un regolarissimo gol a Piras, per un presunto fallo di Maghreb che si era strattonato da solo la maglietta.
Quasi allo scadere The Squallor conquistano il pareggio. E proprio in questi minuti che scompare ogni dubbio sulla virilità dell'Apostata. Appena conquistato il pareggio il cugino della Prostata si toglie (con qualche difficoltà) la pettorina proclamando anzitempo la fine della partita e uscendo vigliaccamente dal campo. Lo Spugna decide che "ci può stare, che magari ci becchiamo anche il gol beffa" e tutti sotto le docce. Ma il conto non è chiuso. Anzi...
Tutto sommato lo Spugna ha tenuto bene, ma non ha brillato. Ale e Peppe sono gli unici davvero in forma. Ale lo dimostra con un fantastico destro da lontano, Peppe nelle sue uscite formidabili e spericolate.
Piras e Puddu fanno un po' di confusione, anche se l'impegno non manca. Vincenzo si infortuna nel primo minuto e Franz dopo aver segnato il solito "gol del capitano" inaugura anche un'infelice (per ora breve) serie di "autogol del capitano".
In ogni caso continua l'imbattibilità dello Spugna, che dimostra di essere cresciuto come squadra e di non rimpiangere nessuno.

Franz

domenica 2 novembre 2008

RUBRICA: Le pagelle di Al

Spugna Team VS Old School 18 – 4



Andrea P.: voto 8.5
Al suo debutto nello Spugna Team dimostra grande spirito di sacrificio: gioca quasi tutta la partita in porta evitando alla squadra fastidiosi problemi tattici; la prestazione tra i pali, a parte una papera che concede il primo gol agli avversari, è buona, anche grazie al lavoro della difesa. Sul finale diventa l’asso nella manica: con un’abile mossa strategica viene piazzato in attacco, dando il colpo di grazia agli avversari già stanchi e demotivati. Da non dimenticare la tripletta. Eroe.

Franz: voto 9
Ormai è un punto di riferimento nel settore difensivo della squadra; si trova a fronteggiare situazioni ostiche quando i terzini rimangono in attacco, ed è sempre impeccabile. Si propone anche in avanti e, nonostante sbagli un gol a dieci centimetri dalla porta vuota, realizza una rete grazie ad un colpo di testa micidiale. Nel finale cede il posto ad Andrea P. e realizza un autogol. Garanzia.

Vincenzo: voto 9
Corre dal calcio d’inizio all’ultima azione. Aggredisce impietosamente gli avversari, diventando in breve tempo il padrone della fascia sinistra. Avanza spesso, al limite dell’eccesso, e prova più volte la conclusione realizzando una doppietta che solo la cattiva sorte non trasforma in qualcosa di più. Quando non avanza imposta le azioni offensive con pregevoli lanci lunghi, e quando la difesa è sguarnita riesce a recuperare velocemente la propria posizione. Ghepardo.

Marco: voto 9.5
La miglior partita nello Spugna Team. Semina il panico nella metà campo avversaria, fa reparto da solo ricevendo palla a centrocampo e portandola fino alla rete. Pressa gli avversari sin dalla loro area, non si fa prendere mai dall’egoismo, anzi fraseggia spesso coi compagni dimostrando una generosità anche eccessiva quando vuole fare segnare il capitano ma combina un pasticcio. Trascina lo Spugna Team con dieci gol, osannato dai compagni di squadra e odiato dagli avversari. In attesa che “Piras” diventi un aggettivo per descrivere una prestazione stratosferica dovremo accontentarci di “Incontenibile”.

martedì 14 ottobre 2008

Spugna da Oscar

Dopo i primissimi minuti di assestamento subito si può intuire come sarebbe andata a finira la terza partita della stagione: Spugna vs Omnibus.

 

In campo per lo Spugna: Peppe tra i pali, difesa a tre con Vincenzo sulla fascia sinistra, Ale sull'altra fascia e Franz difensore centrale (con qualche incertezza di troppo...); in attacco il collaudato Marco Piras e il promettente Oscar (che mantiene le promesse).

Per gli Omnibus sfilano noti e meno noti spugnavversari: tra i pali Ric, che dopo essersi ricordato di non avere molto fiato opta per una collocazione meno "aerobica", in difesa Corrado, tutti gli altri non si capisce bene dove giochino e sono: Cavaliere Toscano, Armando, Andrea Puddu e Fabio. Mancano solo Diego e Gian per potersi davvero far chiamare Omnibus. Defezione all'ultimo momento dell'Apostata cui era stata rivolta una poco rassicurante minaccia ("ti spezzerò le gambe") dal capitano dello Spugna.

 

Le prime fasi di gioco sono piuttosto equilibrate: Oscar segna da subito mantenendo a galla lo Spugna. Solo per una volta gli avversari sono in vantaggio: sul 4 a 3. Fabio risponde colpo su colpo ai gol di Oscar e anche un guizzante (ma non troppo) Cavialiere Toscano ci mette del suo (un solo guizzo, un solo gol: il resto è da dimenticare). Ma Vincenzo comincia a farsi sentire nelle gambe degli avversari, con il consueto impeto spugnesco che regala nuovo vigore alla squadra: lo Spugna trova la reazione con numerosi spostamenti in avanti di Ale che porta lo Spugna in superiorità numerica nel settore in cui gli avversari dimostrano le maggiori difficoltà: la difesa. Dopo diverse salite lungo la fascia anche Ale trova un bel paio di gol. Dopo il 6 pari lo Spugna prende il largo. Un Peppe che migliora di minuto in minuto diventa sempre più insuperabile per i tiri avversari. Anche Fabio esaurisce le cartucce: d'ora in avanti i palloni avversari toccheranno la rete solo per merito di un chirurgico Corrado e per un'autorete di stanchezza di Ale a partita già assicurata. Finalmente anche Marco ritrova la rete e l'intesa con Oscar, serve anche un assist d'oro a Franz che riesce nel finale nel rituale "gol del capitano", dopo un palo una traversa e un salvataggio sulla linea. Lo Spugna mantiene il possesso del gioco per l'intera gara, dimostrando un miglioramento sul piano tattico. Ale e Vincenzo si coordinano bene lungo le fasce non lasciando mai sguarnita la difesa e assicurando un valido appoggio in attacco. Gli avversari dimostrano di non conoscersi bene e pagano lo scotto di essere assembrati alla meno peggio. Individualmente più forti dei membri dello Spugna, ma ne restano travolti perché non sono una squadra.

Franz

lunedì 13 ottobre 2008

RUBRICA: Il calcio in culo

Signore e signori, benvenuti alla prima edizione de “Il calcio in culo”. Dato che sto appena inaugurando questa rubrica, vi spiego un po’ di cosa si tratta.

Con cadenza a cazzo di cane (sarebbe a dire quando mi va o quando qualcuno se lo meriterà) mi occuperò personalmente di distribuire dei calci in culo metaforici a chi si mostrerà particolarmente (de)meritevole in ambito anti-spugnesco. Capirete meglio leggendo. Ovviamente, su richiesta i calci in culo possono essere somministrati anche fisicamente, per cui non siate timidi e richiedete la vostra dose!

Ok, adesso entriamo nel vivo.

 Il supremo e indiscusso, ma anche discutibile onore di ricevere il primo calcio in culo assoluto è per……

Il Cavaliere Toscano!

Breve recap: il buon Roberto ha avuto il piacere di giocare la seconda partita assoluta della storia dello Spugna Team, vincendola e giocando anche discretamente. Tuttavia, spinto da motivazioni mai precisate ( invidia della nostra bellezza? Senso di appartenenza ai perdenti? Dimensioni modeste dei genitali?) ha deciso di sfidare lo Spugna Team sotto questo segreto – un tempo - pseudonimo. Ha iniziato a blaterare che ci avrebbe distrutto, che la sua squadra bla, che noi blabla, che lui blablabla, ecc. Fotografia della partita di Roberto: avanza solitario e supera Vincenzo, ma insoddisfatto decide di sfidare un avversario più forte: il pallone. Tenta di dribblarlo con una serie di non ubriacanti finte di piedi che non  impensieriscono la sfera, la quale pensa bene di interporsi tra i suoi piedi e di farlo cadere come un cetriolo (del quale sicuramente ricorderete la forma). In pratica tutto da solo si è ingarbugliato i piedi. Il Cavaliere Disarcionato. Goal fatti: 1. Utilità alla propria squadra: 0. Paragonando quello che hai detto a quello che hai fatto un bel calcio in culo non te lo toglie nessuno. E ringraziaci se dopo la tua prestazione non ti chiameremo “Il Cavaliere di sta Minchia”!  

Altro calcio in culo in arrivo, su quali pallide chiappe si abbatterà la pedata? Si, la senti già, vero? Sei proprio tu…

Fabio!

Proprio lui, l’uomo dai capelli ricci quanto i propri peli pubici, forse il miglior giocatore potenzialmente in campo; ha fatto anche 6 gol (peccato che sono meno della metà di quelli che gli servivano per vincere). Però dai, sei più alto e forse pesante di ogni nostro difensore. Eppure sei l’unico che si lamenta. “È fallo, hai respirato troppo forte!”. O anche “Calmati, se mi guardi così mi fai male!”. Ale che è la metà di lui riesce involontariamente a farlo cadere e non ti dico le lamentele. Berlusconi dopo la sconfitta elettorale a confronto sembrava un buddista zen nel pieno del nirvana. Si prende pure un dubbio rigore che non gli contesta nessuno perché sennò attacca a lagnare per 20 minuti. Un incrocio tra un pupazzo di carta pallina (qualunque cosa sia) e una femminuccia. Un bel calcio in culo ti farà bene: la prossima volta più uomo e più in piedi, non è una gara di frigno né un provino per stuntman, è una fottuta partita di calcio – che hai perso!

E si conclude così la prima edizione dei calci in culo. Si spera nel senso dell’umorismo del pubblico, non offendetevi, per carità! Anche perché altrimenti potrei mandarvi altri calci in culo alla prossima edizione, eheheh…

Peppe

domenica 12 ottobre 2008

RUBRICA: Le pagelle di Al

Spugna Team VS Omnibus 15 – 8

Oscar: voto 9

Apre le marcature e gioca in modo brillante per tutta la partita. In attacco è fastidioso, dribbla gli avversari, costruisce azioni e confeziona assist per Marco ed Al; mette a segno il calcio di rigore e nel finale ci regala un pallonetto strepitoso. Risolutore


Peppe: voto 9

Semplicemente insuperabile. Si trova diverse volte a tu per tu con Fabio, il Cavaliere Toscano o Armando, ma è sempre impeccabile nelle uscite. Ha subìto otto gol, ma uno su rigore, un autogol e gli altri decisamente rocamboleschi. Saracinesca

Franz: voto 7

In difesa non è proprio un baluardo, si fa saltare spesso da Fabio e dal Cavaliere Toscano nelle accelerazioni, anche se altre volte risponde alla grande con tackle ed anticipazioni. Inizia a cercare il gol, e dopo un paio di occasioni sventate per un soffio lo trova grazie ad una fortunosa deviazione avversaria, il gol più spugnesco della partita! Aspro

Vincenzo: voto 8

Se la tua fascia di gioco è la stessa di Vincenzo, allora non terrai palla per più di due secondi: il suo pressing arriva ai limiti dell’eccesso, sbilanciando talvolta la propria squadra in fase difensiva. Non sono pochi i palloni sradicati o anticipati agli avversari, e non sono pochi i tiri in porta, tuttavia è mancato solo il gol ad una prestazione nel complesso buona. Zanzara

Marco: voto 6

Segna poco e nel finale; corre tantissimo, alla ricerca di tutti i palloni che puntualmente gli vengono serviti dalla squadra, ma non è facile trovare spazio in mezzo al Cavaliere Toscano e a Corrado; riesce comunque a costruire svariate azioni. Opaco

Corrado: voto 6.5

In difesa è sempre pronto ad agguantare i lanci lunghi dello Spugna Team, anche se fa cilecca in diversi uno contro uno; si sposta anche in attacco, dove azzarda dei tiri fastidiosi ma non pericolosi. Ordinario

Cavaliere Toscano: voto 5

Parte a mille, propositivo, aggressivo e motivato, ma cede progressivamente sotto i colpi dello Spugna Team (e di Vincenzo in particolare); l’energia psichica viene meno di pari passo con quella fisica, cosicché il suo ruolo si riduce a puro contenimento della furia spugnesca. Passivo

Fabio: voto 5.5

La prestazione tattica e fisica è assolutamente lodevole: segna sette gol su otto, trascinando letteralmente gli Omnibus; però lo Spugna Team gli riserva un trattamento speciale e lui puntualmente chiama fallo ogni volta che tocca palla. Cade più volte a terra, è sicuramente il più aggredito degli avversari. Ma questo è il calcio… Mammoletta


Andrea P.: voto 6

L'allenatore dello Spugna Team si infiltra nuovamente nelle file avversarie, ed anche stavolta è abbastanza convincente come avversario. Gli viene affidata la fascia sinistra, in cui inizia contro Al una lotta per il possesso. Il suo ruolo, però, finisce coll'essere marginale. Ottimo lavoro Mister! Comparsa

venerdì 10 ottobre 2008

Spugna Tzunami!

Travolti The Sailors, l'Apostata tra i naufraghi

Era una bella giornata d'autunno mite e serena, le rondini sono in viaggio per i paesi caldi, le foglie ingiallite dondolano nell'aria prima di adagiarsi al suolo, e la città si prepara alla festa,  nessuno poteva immaginare che in quel tranquillo pomeriggio di S. Petronio a Bologna nei campetti del Dopolavoro si sarebbe scatenata la "Tempesta Perfetta". Lo Spugna Team surclassa The Sailors per 14 a 4!
Eppure il Maghreb questa volta si era impegnato, forse, credeva anche che sarebbe riuscito a battere lo Spugna...dopo la "Mazzata" presa come amichetto di Diego, infatti, ha raccattato  un pugno di mercenari per abbordare lo Spugna e vendicarsi, e a muovere rotta contro lo Spugna insieme allo Scuro capitano c'è anche lui... L'APOSTATA!!!
L'incontro quindi diventa un vero e proprio regolamento di conti(alla fine infatti i gol si tengono con il pallottoliere), da un lato lo Spugna Team fiero del suo ultimo successo, voglioso di dare finalmente un colpo di Spugna alle dispute che lo hanno lacerato nel recente passato, dall'altro lato The Sailors una squadra senza un programma e senza un perchè, in cui l’Apostata irragionevolmente milita rinnegando i vecchi compagni, di cui il loro capitano Maghreb in realtà è un sottoposto di Diego la cui aura circonda tutta la squadra.
Le squadre scendono in campo, lo Spugna anche senza il capitano(in ritiro per studiare nuove tattiche segrete) con Peppe tra i pali, Vincenzo e Ale in difesa, Salvo ottimo sostituto del capitano al centro e Marco unica punta.

The Sailors invece si dispongono a casaccio e fanno carta-forbice-sasso per stare in porta... infatti tra i pali c'è sailor Mercury, in difesa sailor Venus e sailor Mars, sailor Moon si mette al centro l'Apostata che di certo non è Mylord rimane unica punta.

Lo Spugna batte il calcio d'inizio... prima azione, tiro di Salvo e goal dello Spugna! neanche il tempo di ripartire e la seconda saetta di Salvo porta il raddoppio e fa capire che sulle teste degli avversari i grossi nuvoloni che si stanno formando significano soltanto una cosa: una pioggia di goal per lo Spugna!

In Campo lo Spugna è il gioco! La difesa riesce ad arginare ogni Falla, l'attacco spumeggiantesegna! E segna tanto questa volta... lo Spugna riesce  ad essere sempre veloce nelle ripartenze e insidioso sotto porta anche se sciupa troppo, poche le insidie dei Sailors che si concentrano tutti sull’Apostata che è l' unico fastidio e che alla fine riesce ad  insaccare 3 reti agli ex compagni, ma  Lo Spugna è tenace, è aggressivo e rimane sempre superiore... non si perde mai d'animo neanche quando The Sailors sfiorano il pareggio dopo aver mangiato gli spinaci sul 4-3; infatti, lo Spugna tira fuori tutto, e di Spugna c'è ne davvero tanto! Tutti dello Spugna vanno a segno! pensando perfino di far segnare il portiere, il distacco tra le due squadre aumenta vertiginosamente e più cresce lo Spugna più diventa minuscola la prestazione dei Sailors che rimangono solo a 4.

"Grinta" urla il Maghreb ai suoi uomini storditi, ma, in realtà, suona come l'ultimo flebile belato di chi per primo vuole abbandonare la nave che affonda, la disfatta ormai è certa prima del rintocco finale. The Sailors vogliono mollare... lo Spugna invece continua 11-4,12-4,13-4 fino al 14-4  l'ultimo morso di un pescecane insaziabile... arriva poi il suono  della campanella finale... dolce come la grazia per The Sailors e ancora più dolce per il vittorioso Spugna Team! 

Vincenzo

mercoledì 8 ottobre 2008

“A casa di li sinaruli serenate nun se ne fanno”

( A casa dei suonatori serenate non se ne fanno)


Il che è come dire, e forse sarebbe anche più appropriato considerando che stiamo parlando comunque di una squadra di spugneschi manigoldi, che a casa dei ladri non si ruba. Vi starete chiedendo di cosa si stia parlando e a cosa sia riferito questo detto pugliese ed è presto detto; andiamo subito al sodo come solo degli spugneschi manigoldi sanno fare: stiamo parlando dell’Apostata. Sì, proprio lui, l’ex-membro dello Spugna Team che mascheratosi da apostata aveva tentato di creare malumori e fratture per poi infine abbandonare la squadra. Scusate se non posso dirvi il nome ma l’ultimo Spugna Congresso lo ha condannato alla “damnatio memoriae” ( per i meno svegli o informati è quello il cui nome inizia per “e” e finisce per “o”. Se ancora non ci arrivate, in mezzo ci sta “nric”). Bene, l’ex-capocannoniere dello Spugna si presenta il 4 ottobre 2008 con una formazione che dovrebbe far rimpiangere la sua perdita allo Spugna. Sappiate che se in questo momento c’è qualcuno che può rimpiangere qualcosa è lui, seppellito sotto un 14 - 4 che non lascia spazio a nessuna discussione. Seppellito. Il suo sostituto Marco Piras si rivela persino più versatile e dinamico dell’ex-apostata, di cui comunque non si possono certo negare le qualità tecniche. Ma se le qualità tecniche sono forse immutate, la magia che lo accompagnava sul campo è totalmente dispersa. Questo individuo ha tentato sul campo, contro i suoi ex-compagni, di usare stratagemmi che lo avevano reso un grande esponente dello spirito e della mentalità spugnesca, come chiamare falli inesistenti, rimettere il pallone in campo con avversari ancora a terra ( tuttavia neanche con un difensore a terra e il portiere ad aiutarlo ad alzarsi quella mediocre accozzaglia di braccia rubate ad altri sport è riuscita a segnare), usare gomiti e spintarelle e via dicendo. Forse avrebbe anche voluto fare un gol di mano. Ma queste cose le puoi fare quando giochi CON lo Spugna e magicamente tutto riesce liscio, fluido, spugnesco. Quando provi a farlo CONTRO lo Spugna le tue tattiche vengono immediatamente smascherate, le tue spinte diventano falli, i falli inesistenti non ti vengono fischiati perché lo sappiamo che te li sei inventati, anzi magari te ne facciamo uno noi e ci prendiamo anche la palla. La rimessa con gli uomini a terra ti ha fatto sembrare un disperato antisportivo senza classe. A casa di li sinaruli serenate nun se ne fanno. Quando giocavi con lo Spugna tutto questo poteva riuscirti fluido, liscio,elegante e al contempo spumeggiante. Spugnesco. Ieri tutto ti era macchinoso, difficile, complicato. Sobrio si direbbe. E così sei passato da cannoniere spugnesco a ladro fallito. Contro Diego e i suoi amichetti era riuscito a segnare più di 10 gol, contro la arcigna difesa dello Spugna Team ne ha realizzati appena 3. Forse all’ex-apostata piacerà vantarsi dei suoi 3 gol, ottenuti sempre contro nessun difensore in 3 occasioni in cui è stato dimenticato smarcato (seppure gli vada riconosciuta la bravura, che ha sempre avuto, nel riuscire comunque a segnare); ma se sapete fare giusto due conti elementari, potrete notare che non gli sarebbe bastato farne il quadruplo (!!!!!) per vincere. E così ex apostata, sei passato dalla gloria spugnesca alla triste amarezza della sconfitta e della sobrietà. Forse avrai modo di rifarti sul campo e di batterci, tutto è possibile, ma se anche riassaporerai la vittoria non potrai più assaporare la gloria spugnesca. E la prossima volta che ci affronterai ricordati che a casa di li sinaruli serenate nun se ne fanno.
P.S.: per delucidazioni, correzioni, imprecisioni o quant’altro riguardante il proverbio pugliese rivolgersi a Massimo detto Geggè, la fonte è lui.

Peppe

lunedì 29 settembre 2008

SPUGNA TEAM: BACK AND BETTER!

Trionfale. No, spumeggiante. Anzi no: SPUGNESCO! In che altro modo definire il ritorno in campo dello Spugna Team? Lo Spugna Team è tornato ed è tornato migliore di prima. Back and Better. La squadra più odiata dai propri avversari si ritrova in campo dopo la pausa estiva contro i loro avversari originali, ovvero “Diego e i suoi amichetti”. Da dove ripartire se non da dove tutto è iniziato? Ma parliamo della partita: si gioca in 5 al DopoLavoro. Le formazioni per la cronaca sono:
Spugna Team:
- Vincenzo
- Ale
- Fra
- Peppe
- Marco Piras
Diego e i suoi amichetti:
- Diego
- Andrea Lovato
- Andrea Puddu
- Maghreb
- Gian

Ma in campo non c’è storia: lo Spugna domina dall’inizio alla fine, fa il gioco e manda tutti i propri uomini a segno ( tranne il portiere ma solo per pietà, gli avversari si sarebbero sentiti troppo umiliati). Si va in campo con una nuova formazione, mai collaudata, che vede Marco Piras, fratello del presidente Simone Piras (raccomandato dite voi? No: SPUGNESCO!) giocare in attacco al posto di un vecchio membro di cui non ricordiamo il nome. Bhe, buon sangue non mente, se è vero che il nuovo membro dello Spugna Team sarà il miglior realizzatore della serata. La partita si concluderà sul 6-3 e il punteggio è piuttosto generoso. Da tanto non si segnava così tanto, ma lo Spugna è tornato, back and better. Ma facciamo un passo indietro. Siamo alla fine della stagione 2007/2008. Lo Spugna Team è lacerato da malumori, capitani dimissionari, apostati e soprattutto da troppe sconfitte. Si va in vacanza senza che nessuno sappia quale sarà il futuro della squadra, se esisterà ancora, chi sarà il capitano, chi sarà nella formazione. Un estate in cui questi malumori devono aver dato forti motivazioni ai componenti del gruppo. Arriviamo infatti al 25 settembre 2008. Lo Spugna Team si ritrova per lo Spugna Congresso. I vecchi membri ribadiscono la propria fedeltà alla squadra, nuovi membri vengono ufficialmente nominati, i vecchi membri si auto-proclamano Gold Members (siciliani? No no no: SPUGNESCHI!). A fine serata quasi tutti saranno ubriachi, ma saranno altrettanto vogliosi di tornare in campo a mostrare il proprio valore. E chi meglio di Diego e i suoi amichetti può fare da sparring partner? Non basta alla squadra di Diego chiamare tra le proprie fila Gian, uno degli storici e più validi avversari dello Spugna Team, in campo è Spugna Show! Dopo 5 minuti siamo già 2-0, successivamente Vincenzo si distingue per un gol rubando palla al portiere (opportunista? No: SPUGNESCO!), di Piras si è detto, il capitano Fra non lascia passare nessuno dei lanci lunghi e alti nella sua zona e si propone in attacco sfoderando il suo temibile “tiro del capitano” ( un tiro debole e dalla traiettoria indefinita che il portiere avversario sorpreso non riesce a parare). Ale è una presenza fissa in attacco mentre Peppe si distingue per una serie di uscite. Non solo quelle con cui impedisce a Gian di segnare più e più volte, ma anche uscite verbali, che innervosiscono gli avversari ( sbruffone? No: SPUGNESCO!). Da segnalare la prestazione di Andrea Puddu, l’allenatore segreto dello Spugna infiltrato tra gli avversari: gioca abbastanza bene da non farsi scoprire ma abbastanza male da non dare fastidio al suo vero Team. Addirittura, in segreto accordo col portiere Andrea realizza un gol. Non era un errore del portiere, era un accordo per permettere ad Andrea di segnare il gol più spugnesco della serata. Lo Spugna Team è già atteso da nuove sfide, che arrivano continue, e nel caso i suoi nemici lo avessero scordato ve lo ricordiamo: contro lo Spugna puoi vincere o perdere, ma non ti piacerà giocarci contro, tanto più adesso che è tornato meglio di prima. Back and better.

Peppe

giovedì 25 settembre 2008

REGOLAMENTO DEL CONGRESSO

Il congresso si articolerà in fasi:

Fase zero: lettura del regolamento.
Il capitano uscente darà lettura del regolamento che sarà approvato per proclamazione.

Fase uno: chi è lo Spugna Team?
Chi e quanti sono i membri dello Spugna. Tramite il millenario istituto della vocatio gli invitati esprimeranno la loro adesione ai valori e ai principi spugneschi. In questa fase si attribuisce il diritto di voto a tutti i membri riconosciuti.

Fase due: lo Spugna deve continuare ad esistere?
L'esistenza dello Spugna sarà messa ai voti. I membri avranno il pesante compito di stabilire se la millenaria vita dello Spugna Team debba proseguire. Ogni membro ha diritto di presentare una mozione. I sestituti e i simpatizzanti dello Spugna avranno diritto di parola e le loro opinioni saranno prese in considerazione.

Fase tre: obiettivi dello Spugna.
Lo Spugna deve aprire una scuola calcio, deve organizzare tornei, deve commemorare Irnerio in un mega memorial? Saranno i membri a presentare proposte che saranno poste ai voti.

Fase quattro: campagna acquisti 2008/2089
Si apre l'ultima campagna acquisti del primo millennio dello Spugna team. Chi volesse entrare a far parte della squadra dei sogni, potrà proporre il suo nome ai membri dello Spugna che decideranno collegialmente l'ammissione e la quota partecipativa (che può essere diversa per ognuno).

Fase cinque: proclamazione del capitano dello Spugna e nomina dei Gold Members.
I membri dello Spugna proclameranno il loro nuovo capitano e nomineranno i Gold Members. La proclamazione del capitano e la nomina dei Gold Members avviene all'unanimità. La maggioranza dei voti equivale all'unanimità.

Fase sei: balli e bevute.
Tutti balleranno intorno al capitano che si esibirà in brec dens.

Modalità di voto: ogni membro riconosciuto ha diritto di voto. In caso di parità di voti Paolo prevale su Gaio ed entrambi prevalgono su Graziano e Martino.

lunedì 22 settembre 2008

SETTIMO SPUGNA-CONGRESSO



Udite! Udite! Dopo mesi di fratture, partite e vicissitudini spugnesche, lo Spugna Team indice il settimo congresso spugnoso!
Lo Spugna-congresso è un'occasione in cui la squadra ripensa sé stessa, in cui i giocatori, gli avversari, i tifosi e i simpatizzanti si mettono in discussione. Nello Spugna-congresso si analizzano i frutti delle opere realizzate finora e si definiscono gli obiettivi del futuro.
Lo Spugna-congresso è un'occasione in cui chiunque può esprimere la propria idea di Spugna Team.
Eppoi, che diamine, allo Spugna-congresso berremo come delle foche! E saremo festosi, balleremo, canteremo, onoreremo fino in fondo l'appartenenza allo Spugna Team!

TUTTI sono invitati a partecipare.

Parteciperanno tutti i giocatori dello Spugna Team, e l'invito è rivolto anche ai sestituti:
Mauro, Tommaso, Graziano, Alessandro, Thomas, Motz, Andrea, Fernando Torres.

Un invito particolare è rivolto agli avversari storici dello Spugna Team:
Diego, Fabio, Gian, il Cavaliere Lucano e il Cavaliere Toscano
e le loro squadre.

Inoltre durante lo Spugna-congresso si darà avvio alla campagna acquisti 2008-2009. Tutti gli interessati intervengano.

Lo Spugna-congresso si terrà giovedì 25 settembre nell'abitazione del capitano.
Prezzo d'ingresso: una bottiglia di vino.
Eventuali precisazioni saranno pubblicate prossimamente.
Per qualsiasi informazione lasciate un commento o contattate i giocatori.

giovedì 11 settembre 2008

ESCLUSIVA!!!




ABILI PALLEGGI, CONTRASTI DECISI



RELAX, SPORT, DIVERTIMENTO








LE FOTO DEL RITIRO ESTIVO DELLO SPUGNA TEAM!!!!






FAVOLOSE GIOCATE IN UNO SFONDO CARAIBICO DI RARA BELLEZZA




domenica 13 luglio 2008

NUOVA SEZIONE!

Lo Spugna Team non è solo la squadra più forte al mondo, è anche la squadra più odiata al mondo.
Lo Spugna Team ha tanti avversari, alcuni validi, altri mammolette, ma tutti accomunati da un sentimento: il disprezzo per lo Spugna Team.

Nasce una nuova sezione nel blog: "Gli avversari", che raccoglie tutti coloro che lo Spugna Team ha trovato o troverà sul suo cammino.

http://spugnavversari.blogspot.com/

lunedì 7 luglio 2008

Gian VS Spugna Team


Non finisce bene la prima partita a 7 dello Spugna Team: il risultato è pesante, 5 a 1, ma poteva esserlo di più.

La partita comincia male, manca il dialogo tra i reparti, e gli avversari si assestano pian piano fino a sbloccare il risultato con un tiro da fuori che cozza contro il palo e va in rete.

Lo Spugna Team non molla e comincia a carburare, anche grazie alle discese sulla fasce dei terzini Vincenzo e Alessandro, mentre Francesco copre molto bene la difesa; sfortunatamente il reparto offensivo non trova la stoccata vincente. Le due punte Thomas e Andrea non trovano l'intesa con Motz, che abbandona spesso la sua posizione di centrocampista centrale ma dà una mano in tutti i settori del campo.

Così, a poco a poco, inconcludente, lo Spugna Team cede sotto i colpi degli avversari, baciati anche dalla fortuna (vedi il gol di spalla). Sotto di 4 gol i nostri eroi si gettano a capofitto in avanti: lo spostamento di Francesco in attacco e l'arretramento di Motz sono l'espressione migliore di una squadra che, alla ricerca della frequenza giusta, tenta il tutto per tutto. E in parte ci riesce: in un barlume di classe Thomas lancia in area Andrea che freddamente insacca il pallone alle spalle del portiere.

A fare da intermezzo al quinto gol degli avversari c'è solo un piccolo scatto di nervosismo tra un giocatore dello Spugna Team e uno degli avversari, ma la partita è agli sgoccioli, e non c'è più niente da fare.


Lo Spugna Team perde contro la squadra di Gian 5 - 1. Unica rete quella di Andrea.


PEPPE: voto 6. Fa quello che può tra due pali più distanti del solito; non viene messo particolarmente alla prova, e nel finale gioca anche in difesa, piuttosto bene. Anonimo.


FRANZ: voto 6,5. Pilastro della difesa, attento durante tutto il match, bracca l'avversario con tenacia; poi ha la cattiva idea di andare in attacco, che non è il suo ruolo. Operaio.


VINCENZO: voto 6. Copre la sua fascia in lungo e in largo, anche sbilanciandosi eccessivamente in avanti. Propositivo in fase offensiva, lascia il suo lato scoperto agli avversari, ma si dà da fare per recuperare ogni pallone. Maratoneta.


MOTZ: voto 6,5. Parte al centro ma preferisce la fascia, lasciando un buco che gli avversari sfruttano appieno. Era l'elemento cardine della squadra, e svolge i suoi ruoli con creatività e volontà, ma non riesce ad essere decisivo. Inefficace.


THOMAS: voto 6,5. Si sacrifica al massimo per la squadra, dando l'avvio alle azioni e al tempo stesso cercando di concluderle, ma non è la sua giornata. Corre tanto ma non si intende col suo collega di reparto. Quantità


ANDREA: voto 6,5. Tra l'incudine e il martello; si trova sin dall'inizio stretto nella morsa della difesa avversaria che non concede niente, se non nel finale, quando riesce a segnare il gol della bandiera. La squadra non riesce mai a trovarlo nè a intuire i suoi movimenti. Isolato

venerdì 4 luglio 2008

SPUGNA SEVEN

Il calcio a 7. Più tattico di quello a 5, più cattivo di quello a 11.
O lotti o muori; non hai altra scelta nel calcio a 7. Soprattutto quando gli avversari ti hanno stracciato una settimana prima; soprattutto quando il goleador dello Spugna Team lascia la squadra; soprattutto quando tra gli avversari c'è il famigerato Fabio; soprattutto quando è calcio a 7.

Gioco di squadra, tattica, movimento, aggressività, velocità sono solo alcuni degli elementi che domani lo Spugna Team dovrà dimostrare di possedere. Dovrà rialzare la testa dopo gli ultimi sconfortanti eventi (la mancata convocazione in nazionale, le sconfitte, l'addio di un giocatore) e lanciare un messaggio a tutti i tifosi: noi ci siamo ancora.
Perchè lo Spugna Team è sempre lì, non se n'è mai andato, nemmeno per un attimo, e a tutti i denigratori che ci accusavano di aver perso lo spirito spugnesco noi rispondiamo: non avete nemmeno idea di quello che accadrà domani.

Veniamo ai nomi.
Eternamente tra i pali Peppe; il portiere che insieme al capitano ha collezionato il più alto numero di presenze ha già rimosso la polvere dalle ali ed è pronto a volare.
In difesa è meglio che non vi avviciniate, ma se per caso capitate da quelle parti troverete il temibile trio Alessandro - Francesco - Vincenzo che non distingue il pallone dalle gambe (e non è un problema loro...).
Le scintille vere si vedono in avanti: a dare qualità e quantità al settore notoriamente più debole dello Spugna Team, cioè l'attacco, sono stati convocati tre personaggi che in quanto a bere e giocare non sono secondi a nessuno (esclusi naturalmente i membri dello Spugna Team).
Ritroviamo la collaudata ed applaudita coppia di sud-tirolesi Thomas e Motz, nonchè direttamente dai meandri della Sardegna Andrea. Tre elementi versatili e dai ruoli interscambiabili che daranno filo da torcere alla retroguardia avversaria.

Bando alle ciance, è tempo di scrivere la storia. Prosit.

lunedì 30 giugno 2008

SPUGNA CAMPIONE D'EUROPA


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giovedì 26 giugno 2008

Spugna Day

Patatine e birra, partita 7 contro 7 e partita 5 contro 5 con meno di 10 euro. Un sogno? no, la forza dello Spugna Team.

E' un assolato pomeriggio d'estate, i nostri eroi partono alla volta della fine del mondo per giocare per la prima volta in 7; arrivati alle Colonne d'Ercole, il guardiano ci dice che per un suo errore non potremo giocare, ma in cambio ci offrirà da bere e una partita il giorno che vorremo noi; lo Spugna Team non ci pensa due volte e accetta.

Ma lo Spugna Team vuole giocare, e così, con l'aiuto del prode Gian (una figura destinata a ricomparire nella storia dello Spugna Team) prenota un campo al DLF; il campo viene revocato, ma le due squadre si presentano lo stesso e riescono furbescamente a giocare press'appoco un'ora e pagare meno di quanto dovrebbero.

La partita è combattuta, almeno all'inizio, ma lo Spugna Team cede lentamente e perde 7 a 1.

Non staremo qui a raccontare la partita, sappiate solo che lo Spugna ha ricominciato a giocare e prossimamente ci aspetta una partita da giocare sette contro sette.

Spugna Team. Sempre più in alto

sabato 14 giugno 2008

Spugna in campo!


Lo Spugna Team scende in campo! Dopo settimane di astinenza sportiva, i nostri eroi sono pronti a riscrivere la "pallapiede".

La prolungata assenza dal campo di gioco lascia intuire una carica che solo raramente si vede in una squadra.


Purtroppo c'è un'assenza importante: il goleador della squadra, per motivi universitari, non potrà partecipare.

Lo Spugna Team, per ovviare a questo inconveniente, si presenta in campo con due nuovi innesti, che sulla carta sono veramente temibili in quanto a calcio ed alcol: si tratta della compagine sud-tirolese composta da Thommi e Motz. Loro daranno l'equilibrio giusto ad un collettivo la cui difesa sta raggiungendo livelli da urlo (quello degli avversari che provano a superarci).


E così, mentre l'Europa sbeffeggia una nazionale italiana al collasso, e la sfida con la Francia si avvicina pericolosamente, lo Spugna Team torna in campo per ridare speranza a tutti coloro che credono ancora nel calcio. E nei calci.


L'appuntamento è all'Arena Leggendaria all'ora X. Non mancate.


Spugna Team forever. And ever, ever, ever...


domenica 25 maggio 2008

Il Cavaliere Lucano


C'è una nuova sfida per lo Spugna Team: in piena tempesta congressuale il Cavaliere Lucano si è fatto avanti, dichiarando che la sua squadra di cavalieri ha l'obiettivo di distruggerci.

A noi dello Spugna queste ridicole presunzioni fanno solo ridere, ecco perchè accettiamo la sfida prima ancora di conoscerne le condizioni.


Il Cavaliere Lucano. Un individuo aberrante, medievale come l'epoca da cui proviene.

I suoi avi furono clamorosamente battuti dallo Spugna Team di Irnerio, e da allora il Cavaliere di turno medita vendetta saccheggiando discariche e bevendo acqua minerale insieme ai suoi scagnozzi, aspettando la ricostituzione dello Spugna Team.


Ora l'acerrimo nemico dello Spugna Team sputa sul nostro programma chiamandolo "buffonate".

Aspettavamo questo momento. Siamo nati per questo momento. Sento la rabbia in corpo salire sempre di più fino a farmi incrinare le labbra in un sorriso maligno; sento lo spirito spugnesco risvegliarsi ed evocare falli, imprecazioni, idee geniali per passare in vantaggio e tutto quello che lo Spugna Team combina in campo. Aspettiamo il giorno, l'ora e il luogo dove far rivivere la storia.

lunedì 19 maggio 2008

L'apostata


Sconcertanti rivelazioni costellano il Primo Congresso dello Spugna Team; durante una sessione a cui era presente anche il capitano dimissionario, sembra infatti che siano emersi elementi che indicano che uno dei giocatori si sia venduto agli avversari, progettando la costituzione di una squadra per battere sempre lo Spugna Team. Pare, inoltre, che Enrico voglia auto-nominarsi capitano scavalcando l'ordalia e dichiarare lo scioglimento dello Spugna Team (entrambe le cose assolutamente impossibili da realizzare)!
Naturalmente queste sono solo voci, non è dato sapere se Enrico e l'"apostata" (come già viene chiamato nell'ambiente il venduto) siano la stessa persona. Nella democrazia spugnesca che ci contraddistingue, siamo disponibili ad instaurare un contraddittorio tra le pagine di questo blog fornendo all'accusato la possibilità di replicare.
Tuttavia, una cosa è sicura: quello che sembrava un semplice passaggio di consegne si sta rivelando una vera e propria lacerazione nello Spugna Team.

mercoledì 14 maggio 2008

L'ordalia è tratta


L’ordalia per far sì che il capitano predestinato venga alla luce è strutturata così:



  • vince chi riesce a bere una bottiglia di Cellaro prima degli altri in un dato tempo

  • partecipano di diritto tutti i giocatori fondatori dello Spugna Team

  • possono partecipare i sestituti e chi non ha mai giocato con lo Spugna

  • chi vince dovrà ballare

  • chi perde dovrà osannare il vincitore ballando

Il tempo e il luogo dell’ordalia saranno comunicati a tempo debito, le iscrizioni sono aperte.
Per iscriversi basta lasciare un commento firmato.

martedì 13 maggio 2008

Primo Congresso Spugna


Il capitano ha dato le dimissioni. Irrevocabili. O quasi. Nello Spugna Team niente è semplice e lineare, neanche un momento importante come il passaggio di consegne. Si apre dunque il primo congresso dello Spugna Team, da cui dovrà uscire il nome della persona che guiderà la squadra negli appuntamenti alcolici e sportivi futuri.

Ci sarà un'ordalia: chi risucirà a bere una bottiglia di Cellaro tutta in una volta sarà il nuovo capitano. Se nessuno riuscirà nell'impresa la fascia rimarrà al braccio di Franz.

Il pretendente, per accedere alla prova, dovrà comprare tante bottiglie di Cellaro quanti sono i giocatori dello Spugna Team, bottiglie che andranno ai giocatori stessi.

Fatevi avanti, dunque, se avete un briciolo di coraggio e spirito spugnesco; l'occasione che aspettavate da una vita si è presentata, il motivo per cui siete venuti a Bologna si è palesato. Se siete predestinati lo scoprirete adesso. Ricordate che Spugna si nasce, non si diventa.

domenica 11 maggio 2008

Una vita da Spugna


Lo Spugna Team è il motivo per cui 5 ragazzi sono venuti a Bologna.

Lo Spugna Team non è solo una squadra di calcetto, è un progetto di vita. Risale a centinaia d'anni fa, quando Irnerio e i suoi 4 discepoli decisero di creare un team che non avrebbe perso neanche una partita; dopodichè fondarono l'Università di Bologna per attirare nuovi talenti e giovani promesse, ma nessuno fu mai all'altezza. Fino a pochi mesi fa, quando, durante una cena, degli studenti della facoltà di Giurisprudenza si sfidarono all'ombra di alcune bottiglie di pessimo vino rosso. Era la nascita dello Spugna Team.

Lo Spugna Team fondamentalmente vive di due cose: alcol e calcetto. Bere e giocare sono i durissimi allenamenti a cui si sottopongono quotidianamente i giocatori, per affrontare ogni partita (e dopo-partita) al massimo delle condizioni. Il loro insostituibile (o quasi) punto di riferimento è Spugna, un vinaio in quel di Bologna che provvede prontamente a rifornirli e caricarli prima di ogni evento importante.

Oggi lo Spugna Team è una realtà nel panorama bolognese, una realtà piuttosto attiva che non teme alcun avversario ed anzi si prepara continuamente a nuove sfide. E quando tu, lettore, ci sfiderai ricorda il motto dello Spugna Team: o palla o piede.

Ballottaggio tra i candidati a mascotte dello Spugna Team!

Chi deve essere la mascotte dello Spugna Team?

Lippi nuovo ct dell'Italia. Convocherà lo Spugna Team?

Con lo Spugna in nazionale...

Chi è il Cavaliere Lucano?

Chi andava convocato in nazionale?

La voce del popolo: chi vorresti come nuovo capitano?