domenica 11 maggio 2008

Una vita da Spugna


Lo Spugna Team è il motivo per cui 5 ragazzi sono venuti a Bologna.

Lo Spugna Team non è solo una squadra di calcetto, è un progetto di vita. Risale a centinaia d'anni fa, quando Irnerio e i suoi 4 discepoli decisero di creare un team che non avrebbe perso neanche una partita; dopodichè fondarono l'Università di Bologna per attirare nuovi talenti e giovani promesse, ma nessuno fu mai all'altezza. Fino a pochi mesi fa, quando, durante una cena, degli studenti della facoltà di Giurisprudenza si sfidarono all'ombra di alcune bottiglie di pessimo vino rosso. Era la nascita dello Spugna Team.

Lo Spugna Team fondamentalmente vive di due cose: alcol e calcetto. Bere e giocare sono i durissimi allenamenti a cui si sottopongono quotidianamente i giocatori, per affrontare ogni partita (e dopo-partita) al massimo delle condizioni. Il loro insostituibile (o quasi) punto di riferimento è Spugna, un vinaio in quel di Bologna che provvede prontamente a rifornirli e caricarli prima di ogni evento importante.

Oggi lo Spugna Team è una realtà nel panorama bolognese, una realtà piuttosto attiva che non teme alcun avversario ed anzi si prepara continuamente a nuove sfide. E quando tu, lettore, ci sfiderai ricorda il motto dello Spugna Team: o palla o piede.

6 commenti:

Il Democritico ha detto...

Lo Spugna Team mi ha regalato momenti di gioia, di rabbia, di tensione, di amarezza, di soddisfazione, di allegria e una maglietta fantastica.
Solo che lo spirito della squadra sembra essersi spento. Da quando non si beve? Da quando non ci si allena?

La partita di ieri - disputata solo fino a metà - ha determinato, dal mio punto di vista, la fine di un ciclo. Mai lo Spugna aveva lasciato una partita a metà. Mai i membri dello Spugna avevano mollato di fronte ai loro avversari. Non esiste avversario abbastanza temibile per lo Spugna. Alla tecnica, si oppone il fisico. Al fisico si oppone la scorrettezza. Alla scorrettezza si oppone una ginocchiata nei coglioni. Lo Spugna conosce benissimo l'escalation della bassezza.
Il motto dello Spugna ne riassume lo spirito: palla o piede! Noi non siamo artisti del pallone. Siamo artigiani!

Forse a volte gli acquisti "esagerati" di ottimi "sestituti" ci hanno fatto dimenticare da dove siamo partiti. Una scommessa contro arroganti e spocchiosi. Lo Spugna contrappone la sua arroganza all'arroganza degli arroganti, la sua spocchiosità alla spocchiosità degli spocchiosi. Le squadre non sembrano equilibrate? La squadra avversaria è troppo forte sulla carta? Lo Spugna se ne fotte e ricorda a tutti che c'è un'enorme differenza tra la "carta" e il "campo".

Ieri non ho visto spirito di Spugna. Me ne assumo, come capitano, tutta la responsabilità. Lascio il mio incarico perché, evidentemente, non sono stato in grado di mantenere alto lo spirito della squadra.

Accetto la proposta di Vincenzo di decretare il nuovo capitano per mezzo di un'ordalia. Forse vi parteciperò anche io, ma, per ora, è molto più probabile che io abbandoni definitivamente lo Spugna.

Grazie di tutto

Franz

J1897 ha detto...

caro capitano,
sono io a prendermi la responsabilità di quello che è accaduto, in quanto proprio io ho chiesto di cambiare la composizione delle squadre...
sabato scorso lo spugna team era partito bene, ma poi, visto l'infortunio del mio amico alessandro non riuscivamo più a fare un azione, e gli avversari che non erano irresistibili sembravano diventanti il brasile degli anni 90.
Come dici lo spirito dello Spugna team è quello di divertirsi, noi sabato non ci stavsmo divertendo, ho fermato qualcosa che stava per diventare molto triste, se ho sbagliato chiedo scusa, ma non vedo perchè ti dimetti, e non capisco perchè abbandoni..
in definitiva, dopo almeno 30 gol con la nostra maglia, ho ancora voglia di continuare a giocare e divertirmi con lo spugna, spero che per gli altri sia lo stesso.

distinti saluti

Anonimo ha detto...

Per me lo Spugna è sinonimo di divertimento.
Non serve che ognuno di noi faccia il mea culpa, semplicemente sabato lo spirito che contraddistingue il team non c'è stato.
Siamo giocatori dello Spugna Team, cioè più avvezzi a farci prendere dai momenti di debolezza, queste cose possono capitare.
La forza di un gruppo non sta solo nel saper mantenere un certo spirito, ma anche nel sapersi ricomporre dopo una frattura (anche se mi sembra esagerato parlare di frattura). Questo compito spetta al capitano, in cui tutti noi abbiamo riposto e riponiamo fiducia; ma il capitano sappia che non è solo, che c'è un team attorno a lui che lo sostiene.
Non c'è altro da dire. Vorrei che il capitano rispondesse, sennò saremo costretti ad aprire la fase congressuale...

Al

Anonimo ha detto...

Lo sapevo che sareste durati poco.
Con un capitano praticamente astemio poi!
Ora sarà difficile trovare una squadra da battere così facilmente come lo era la vostra.
Diego (di Diego e i suoi amichetti).

Anonimo ha detto...

il commento di Diego rappresenta il momentoo più basso della nostra squadra.

RIALZATI SPUGNAAAAA!

Anonimo ha detto...

Bene, vedo che anche le schiappe hanno il coraggio di commentare in questo blog.
Caro Diego, vorrei ricordarti che la vostra squadra è stata praticamente annientata dallo Spugna. Se non nei risultati (avete comunque vinto la prima partita) nel morale (avete perso la seconda e terza partita, perso il torneo, perso la dignità e vinto un mazzo di mimose)!
Per quanto riguarda la mia supposta astemia, ti assicuro, caro Diego, che potrei batterti in una gara di bevute, qualunque tipologia di prodotti alcoolemici tu voglia scegliere (per la salute di entrambi mi limiterei ad escludere Centerba e whisky vari, ma sappi che ti batterei anche con quelli!). Il fatto che io non riesca a mantenere la lucidità già dopo pochi bicchieri, non significa che non riesca a continuare a bere anche per due giorni filati (l'ho già fatto, se vuoi un giorno ti racconterò) senza che il mio organismo ceda. Il fatto è che il mio spirito gioviale e spugnesco è esponenzialmente elevato dall'assunzione di alcool.

Passiamo a cose più "serie". Non è un discorso di colpe. Il momento di sfiducia di Enrico, in realtà, ha solo manifestato esteriormente, quello che tutti noi stavamo pensando: "ci stanno massacrando". Il fatto è che questo pensiero negativo non dovrebbe mai sorvolare nelle menti dello Spugna. Lo Spugna non si arrende fino a quando può ancora tirare calci ad un pallone (o ad una gamba). E' semplicemente che la parabola negativa aveva già cominciato a tracciarsi nelle settimane precedenti. Ricordo che Peppe alla nostra quarta partita era molto innervosito da come avevamo giocato. E non a torto. Indipendentemente dalla sconfitta (il risultato numerico non è tra le priorità dello Spugna), mancava proprio quello spirito che ci contraddistingue: non abbiamo esultato nemmeno per un gol!!!

Arrivando alla conclusione, in questo periodo molti di noi sono presi dalle scadenze degli esami e sarebbe molto difficile "far ripartire" il motore dello Spugna. E'ovvio che abbiamo bisogno di un momento di "ritiro alcoolico", ma forse in questo periodo non possiamo concedercelo. Suggerisco una gara di bevute dello Spugna contro chiunque, ma dobbiamo concordare la data insieme. Forse in questo modo riusciremo a ritrovarci. Invito però tutti voi a non guardare con tristezza alla fase congressuale: lo Spugna è più importante dei suoi singoli membri ed è fondamentale che il ruolo di capitano sia assunto da chi ha la forza di mantenere sempre alto lo spirito dello Spugna. L'ordalia proposta da Vincenzo, potrebbe restituirci smalto e unità.

Pensiamoci!

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