domenica 22 marzo 2009
La maledizione del Mago Nero
Ironia del destino? Scherzi della storia? Ieri, nel luogo in cui nacque lo Spugna Team, nel posto in cui il famigerato Diego lanciò la sua sfida ai futuri Gold Members ubriachi e festosi, ieri una maledizione è stata lanciata ai nostri eroi.
L'artefice dell'anatema è un sottoposto di Diego (ironia del destino?), anzi, a voler essere preciso è il Giuda di Diego e i suoi amichetti, il capo (senza autorità nè carisma) dei ribelli, il traditore, il rinnegato, il nano, e chi più ne ha più ne metta. In una parola: Maghreb!
L'occasione è il compleanno dell'allenatore della squadra, Andrea P., e tra gli auguri di tutti, giocatori e avversari, come un fulmine a ciel sereno arriva la sconcertante previsione:"VINCERAI ZERO TITOLI".
La nefasta profezia, riferita ad Andrea P., trascina con sè tutta la squadra e getta un'ombra sul raggiungimento degli obiettivi stagionali dello Spugna Team, in particolare il Trofeo Spugna (in fase di organizzazione).
Una sfida nella sfida: vincere un titolo in barba all'oracolo maledetto, che non trovando soddisfazione sul campo si vendica con il mezzo che gli è più familiare, la magia nera.
lunedì 16 marzo 2009
Squadraccia Vs Spugna Team 3 - 4
Spugna bello e sprecone. Il posticipo di domenica sera si chiude con una vittoria in pieno recupero, vittoria suggellata da un gol di Thomas, il sestituto nonchè sostituto di Andrea P.
La formazione, innanzitutto. La settimana scorsa è stata segnata dalle polemiche sulla necessità di cambiare modulo, e tutti si chiedevano ansiosamente come sarebbe sceso in campo lo Spugna Team; a ciò si aggiungeva la convocazione di Thomas, giocatore dalla vocazione offensiva ma sostanzialmente adatto a qualsiasi ruolo.
Lo Spugna Team sorprende tutti e scende in campo con una formazione quasi tradizionale: difesa a tre con Franz centrale, Vi a sinistra ed Al a destra; la novità è l'arretramento di Marco a centrocampo e Thomas unica punta.
La partita è estremamente combattuta, la Squadraccia corre, imposta e si rende pericolosa più volte, passando in vantaggio e realizzando il 2 - 0.
Lo Spugna Team non cede e continua a fare il proprio gioco finchè la palla non arriva a Marco che insacca e realizza il 2 - 1. Clamorosa occasione: Vi e Al si trovano contro un solo difensore, Vi libera Al che, solo davanti al portiere, manca di lucidità e fallisce il pareggio. Pochi minuti dopo è lo stesso Al a liberare Marco davanti al portiere, e lo Spugna Team pareggia.
La partita è cambiata: ancora estremamente equilibrata, ma si intuisce che lo Spugna Team è più determinato, più voglioso di riscossa; la squadra fa girare bene la palla, e ad un certo punto si verifica nuovamente la situazione di prima: tre contro uno, Vi dalla sinistra confeziona un nuovo assist per Al, che stavolta non sbaglia e realizza il sorpasso. Eccezionale! Da 2 - 0 a 2 - 3!
Spugna bello, si è detto, ma anche sprecone, e il massimo dello spreco arriva nella seconda parte della partita: Thomas dà palla al centro per Vi, che libero al limite dell'area tira frettolosamente fuori; Marco, due volte solo davanti al portiere, tira una volta fuori e una volta sull'avversario.
Lo Spugna Team sembra avere il controllo della partita, ma la Squadraccia è ancora viva e punisce cinicamente i nostri eroi: vinto un rimpallo contro Al, gli avversari realizzano un perfetto uno-due (su cui hanno costruito il proprio gioco per tutta la partita) e agguantano lo Spugna Team. 3 - 3, a pochi minuti dalla fine.
E proprio in pieno recupero si decide la partita: la Squadraccia perde palla a centrocampo, in attacco sono tre contro uno più un avversario che sta recuperando; Al passa a Thomas sulla destra che entra in area e trova la stoccata vincente! Lo Spugna Team vince 4 - 3 coronando una bella prestazione.
La partita è stata equilibrata; la Squadraccia ha giocato bene, rendendosi pericolosa più volte, e fisicamente ha retto per tutta la partita, creando seri problemi allo Spugna Team. Va preso atto, però, che lo Spugna Team non ha mai ceduto alla stanchezza nè ha rinunciato ad imporre il proprio gioco, rivelatosi vincente.
Una nota: Thomas era la punta, ma le occasioni migliori si sono realizzate sul piede di Marco (persino nell'episodio del suo gol Thomas era decentrato) che si è trovato più volte davanti al portiere.
Con questa vittoria lo Spugna Team cancella le polemiche seguenti alla brutta prestazione di domenica scorsa e si conferma come squadra che ha ancora molto da raccontare.
La formazione, innanzitutto. La settimana scorsa è stata segnata dalle polemiche sulla necessità di cambiare modulo, e tutti si chiedevano ansiosamente come sarebbe sceso in campo lo Spugna Team; a ciò si aggiungeva la convocazione di Thomas, giocatore dalla vocazione offensiva ma sostanzialmente adatto a qualsiasi ruolo.
Lo Spugna Team sorprende tutti e scende in campo con una formazione quasi tradizionale: difesa a tre con Franz centrale, Vi a sinistra ed Al a destra; la novità è l'arretramento di Marco a centrocampo e Thomas unica punta.
La partita è estremamente combattuta, la Squadraccia corre, imposta e si rende pericolosa più volte, passando in vantaggio e realizzando il 2 - 0.
Lo Spugna Team non cede e continua a fare il proprio gioco finchè la palla non arriva a Marco che insacca e realizza il 2 - 1. Clamorosa occasione: Vi e Al si trovano contro un solo difensore, Vi libera Al che, solo davanti al portiere, manca di lucidità e fallisce il pareggio. Pochi minuti dopo è lo stesso Al a liberare Marco davanti al portiere, e lo Spugna Team pareggia.
La partita è cambiata: ancora estremamente equilibrata, ma si intuisce che lo Spugna Team è più determinato, più voglioso di riscossa; la squadra fa girare bene la palla, e ad un certo punto si verifica nuovamente la situazione di prima: tre contro uno, Vi dalla sinistra confeziona un nuovo assist per Al, che stavolta non sbaglia e realizza il sorpasso. Eccezionale! Da 2 - 0 a 2 - 3!
Spugna bello, si è detto, ma anche sprecone, e il massimo dello spreco arriva nella seconda parte della partita: Thomas dà palla al centro per Vi, che libero al limite dell'area tira frettolosamente fuori; Marco, due volte solo davanti al portiere, tira una volta fuori e una volta sull'avversario.
Lo Spugna Team sembra avere il controllo della partita, ma la Squadraccia è ancora viva e punisce cinicamente i nostri eroi: vinto un rimpallo contro Al, gli avversari realizzano un perfetto uno-due (su cui hanno costruito il proprio gioco per tutta la partita) e agguantano lo Spugna Team. 3 - 3, a pochi minuti dalla fine.
E proprio in pieno recupero si decide la partita: la Squadraccia perde palla a centrocampo, in attacco sono tre contro uno più un avversario che sta recuperando; Al passa a Thomas sulla destra che entra in area e trova la stoccata vincente! Lo Spugna Team vince 4 - 3 coronando una bella prestazione.
La partita è stata equilibrata; la Squadraccia ha giocato bene, rendendosi pericolosa più volte, e fisicamente ha retto per tutta la partita, creando seri problemi allo Spugna Team. Va preso atto, però, che lo Spugna Team non ha mai ceduto alla stanchezza nè ha rinunciato ad imporre il proprio gioco, rivelatosi vincente.
Una nota: Thomas era la punta, ma le occasioni migliori si sono realizzate sul piede di Marco (persino nell'episodio del suo gol Thomas era decentrato) che si è trovato più volte davanti al portiere.
Con questa vittoria lo Spugna Team cancella le polemiche seguenti alla brutta prestazione di domenica scorsa e si conferma come squadra che ha ancora molto da raccontare.
lunedì 9 marzo 2009
Onore al merito. Spugna vs Graziano and co. 3-5
Come spesso accade non è grinta a correre nel sangue dello Spugna ma alcool. E, comunque, la "ricarica" del sabato non giustifica una prestazione per molti versi opaca. Lo Spugna si trova di fronte gli avversari al momento più temibili e una sconfitta ci può anche stare, soprattutto per due soli gol di scarto.
Ma, come spesso accade il risultato da solo non aiuta a raccontare la partita. Un aiutino potrebbe essere dato dalla puntalizzazione che, a un quarto d'ora dal termine, lo Spugna era sotto di 5 gol.
Ripartiamo con ordine: lo Spugna presenta il suo sestetto ufficiale, ma la disposizione in campo è "innovativa". Vinz prende il posto di Andrea in attacco, con una sperimentazione già iniziata la scorsa partita. Gli avversari sono la "fusione" della già collaudata squadra di Graziano con A.L.V. il portiere che più ha fatto soffrire lo Spugna Team. E sembra la quadratura del cerchio. Tuttavia nella prima fase di gioco la difesa dello Spugna regge bene. La strategia è semplice: invalidare tutte le azioni offensive per più tempo e giocarcela sulla resistenza. Tra gli avversari infatti si ricorda la presenza di Schiapperto, l'uomo chiamato anche come un programma televisivo "in mezz'ora" per la sua incapacità a restare in piedi più di trenta minuti di fila.
Ma le prime due reti allo scadere proprio della prima mezzora hanno un effetto demolitivo del morale della ciurma. Ale e Vinz ammettono di essere "scoraggiati".
Che il punto debole dell'altra squadra sia "il fiato" è dimostrato dalla numerose pause dei "Graziano and co." che si vedono spesso a bordo campo a fare rifornimento di liquidi e ossigeno. Ma durano più del previsto: in particolare Schiapperto, nonostante la sua presunta cardiopatia, si distingue per restare scattante dal primo al 75° minuto.
L'attacco dello Spugna non brilla particolarmente: subisce innanzi tutto il tentativo di cogliere lanci lunghi che puntualmente viene sventato dalla difesa avversaria (altezza media 1,90 m.) e le miracolose parate di A.L.V. (e qualche legno di troppo...).
L'infortunio di Ale (dopo un carambolesco autogol) a metà partita manda in confusione lo Spugna. Vinz torna in difesa che a questo punto è difesa a due. Ma i ruoli sono ballerini in questa fase di gioco. Le posizioni difficilmente tenute: gli avversari puniscono Peppe con una mitraglia di tiri in porta, molti dei quali, respinti dalla "Muraglia" (ma si segnala qualche incertezza di troppo nelle uscite). Ed è il 5 a zero. Con grande "sportività" anche gli avversari decidono di giocare in cinque e dopo un'altra mezz'ora la scelta diviene obbligata, con l'infortunio del portiere A.L.V. Si aprono spiragli per lo Spugna, che eliminato il più grande ostacolo tra l'attacco e la rete può tentare una tanto agognata rimonta. Ma la ciurma è col morale a terra. Gli avversari cominciano a rilassarsi e a mollare la presa. A questo punto Franz esce dai gangheri e richiama bruscamente i suoi: "Non me ne frega un cazzo che restano dieci minuti, o li giochiamo o ci andiamo a sedere fuori". Marco sembra illuminarsi: in un attimo diviene ubiquo e il pallone è sempre ai suoi piedi. Arriva il primo gol. Il secondo per piede di Andrea. La doppietta di Marco. Tanto basta per limitare i danni e restituire un po' di autostima allo Spugna. Ci può stare: senza sconfitte non si migliora. E da questa sconfitta, come spesso accade, ci rialzeremo.
Le riflessioni del Capitano
Inauguro una rubrica che per questo primo appuntamento ho deciso di mettere come postilla all'articolo sulla partita per ragioni di "urgenza".
La partita di ieri ha abbattuto il nostro morale, ma sono sicuro che ci riprenderemo presto. Non è stata una tragedia, abbiamo avuto sconfitte di gran lunga più umilianti. Ieri si può dire che certamente abbiamo retto. Abbiamo dimostrato la forza dello Spugna: quella di restare in campo fino all'ultimo minuto. Ma abbiamo anche toccato con mano i "limiti" della nostra squadra che per lo più non sono "correggibili", ma certamente sono "aggirabili".
Non possiamo giocare coi lanci lunghi. Non dobbiamo puntare a "riprendere fiato". Di fiato ne abbiamo molto più di quasi tutti i nostri avversari. I lanci lunghi servono per recuperare energia e vanno bene quando non si riesce a costruire un gioco, ma non possono essere il gioco. A maggior ragione perché non siamo degli spilungoni e non dobbiamo favorire il gioco aereo. Il gioco a terra non deve spaventarci. Stiamo imparando a saltare l'uomo (state, io ho ancora molta strada da fare) e quando non ci sentiamo sicuri dobbiamo provare gli uno due tanto declamati ma mai messi in pratica. NON DOBBIAMO TENERE IL PALLONE PER MEZZORA. Se c'è un compagno libero la palla si dà subito e si avanza per farsela ripassare.
Abbiamo un problema di velocità, questo sì. Propongo che cominciamo ad allenarci nella corsa, in modo da rafforzare ancora più in fiato, ma puntando soprattutto sugli scatti. Dobbiamo allenarci anche nel tiro. Non possiamo affidarci solo ai piedi di Marco: ognuno deve diventare un potenziale cecchino.
Infine propongo una serie alternative di soluzioni a breve termine e temporanee:
1) Lo Spugna giochi a cinque per un paio di partite: mi propongo di restare a bordocampo per fare da "scout" e cercare di avere una visione di gioco "esterna". Credo che questo ci abbia dato una mano nella scorsa partita.
2) Proviamo a rimescolare un po' le carte. Sebbene sia consapevole di avere un ferro da stiro al posto del piede, vorrei tentare, con avversari più morbidi, a giocare davanti.
3) Cambiamo schema: difesa a due e due "ali" vere e proprie (Ale e Andrea). In questo modo dovremmo riuscire a difendere in quattro e attaccare in tre. Ci vuole più fiato, ma si può fare.
Le idee ovviamente sono incompatibili l'una con l'altra, possiamo provarle tutte una dopo l'altra o solo una o nessuna. Ovviamente nello spirito della democrazia spugnesca la discussione è aperta a nuove idee o varianti di queste. Si attendono (numerosi!) commenti.
domenica 1 marzo 2009
Spugna Team vs Nessuno 15-0
La prima cosa da segnalare nella partita è l'assenza di un membro (scusate, ho detto membro? Volevo dire...MEMBRO!) della squadra avversaria. Con grande senso di sportività lo Spugna Team deciderà di giocare in 5 vs 5 cambiando un giocatore ogni 10 minuti, sebbene questo comporti un continuo cambiamento dello schema, del ritmo e degli equilibri. Questi effetti si noteranno soprattutto all'inizio: la partita resterà equilibrata per una trentina di minuti abbondanti, fino al goal spugnesco di Vincenzo, spugnesco tra gli spugneschi: pressing asfissiante sul difensore con la palla, furto e goal solo contro il portiere®. La partita prosegue sulla stessa falsariga, ovvero equilibrio con leggera prevalenza dello Spugna, per un altro po'; arrivati al 3-0 invece arriverà il tracollo dei Nessuno, che da quel momento in poi diventeranno degli sparring partner, se non quasi dei manichini che vagano per il campo tra confusione e stanchezza (come giocare contro nessuno insomma). Il 4°,5° e 6° goal si succedono rapidamente e la partita perde il suo senso. L'attacco a cazzo di cane dello Spugna si trova sempre più a suo agio contro la difesa a figa di gatto dei Nessuno. Lo Spugna manderà a segno tutti gli uomini in campo tranne il portiere, il quale in compenso conserverà l'imbattibilità per la prima volta in carriera.
Lo Spugna Team festeggia il proprio compleanno nel migliore dei modi: record di differenza reti, tutti gli uomini a referto, imbattibilità: Spugna Moment, Instant Classic! Addirittura sul finire di gara, quando ci si aspetterebbe una reazione degli avversari per segnare almeno la rete della staffa, sono i Nessuno ad essere sempre in maggiore difficoltà contro una squadra tenace che continua a segnare rete dopo rete fino all'imbarazzante 15-0.
Da segnalare:
- Il pallonetto di tacco di Marco Piras, goal tecnicamente più bello nella storia dello Spugna Team;
- La sofferenza della tavola di legno a fondo campo, sulla quale si abbatteranno innumerevoli tiri dei Nessuno dai piedi a ferro da stiro;
- La striscia perdente dell'attaccante con la maglia verde, quello un po' più massiccio degli altri per intenderci, contro lo Spugna Team; ritenta, sarai più fortunato!
Lo Spugna Team sembra tornato in forma, sebbene in alcune fasi del gioco siano necessari ancora dei miglioramenti, specie in vista di avversari più impegnativi (cioè poraticamente tutti gli altri!!). La squadra si prepara adesso alla partita dell'8 marzo, in cui probabilmente ne vedremo delle belle, sperando anche di avere una partita più...partita!
Lo Spugna Team festeggia il proprio compleanno nel migliore dei modi: record di differenza reti, tutti gli uomini a referto, imbattibilità: Spugna Moment, Instant Classic! Addirittura sul finire di gara, quando ci si aspetterebbe una reazione degli avversari per segnare almeno la rete della staffa, sono i Nessuno ad essere sempre in maggiore difficoltà contro una squadra tenace che continua a segnare rete dopo rete fino all'imbarazzante 15-0.
Da segnalare:
- Il pallonetto di tacco di Marco Piras, goal tecnicamente più bello nella storia dello Spugna Team;
- La sofferenza della tavola di legno a fondo campo, sulla quale si abbatteranno innumerevoli tiri dei Nessuno dai piedi a ferro da stiro;
- La striscia perdente dell'attaccante con la maglia verde, quello un po' più massiccio degli altri per intenderci, contro lo Spugna Team; ritenta, sarai più fortunato!
Lo Spugna Team sembra tornato in forma, sebbene in alcune fasi del gioco siano necessari ancora dei miglioramenti, specie in vista di avversari più impegnativi (cioè poraticamente tutti gli altri!!). La squadra si prepara adesso alla partita dell'8 marzo, in cui probabilmente ne vedremo delle belle, sperando anche di avere una partita più...partita!
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